mercoledì 25 novembre 2009

Due ruote

Io nella vita pedalo. Pedalo da quando andavo a scuola. Ho sempre preferito la bicicletta ai mezzi pubblici e all'auto, non mi sono mai comprata un motorino.
In tutti questi anni, circa 15 anni di pedalate avanti e indietro per dove dovevo andare, ho risparmiato anidride carbonica alla nostra aria e spazio a chi si serve dell'Atm. 
Ho risparmiato soldi miei.
Ho bruciato un po' di calorie e tenuto in allenamento le gambe.
Mi sembrano tutte cose positive, faccio una cosa buona per me e per gli altri semplicemente scegliendo il mezzo con cui spostarmi.
E allora perché in questa dannata città i ciclisti sono proprio gli ultimi nella scala gerarchica, l'anello più debole, il pesce più piccolo della piramide alimentare?
Ci odiano gli automobilisti, gli autisti dei pullman degli autobus e dei tram, gli scooteristi e i motociclisti, i pedoni e ci abbaiano contro perfino i cani!


Oggi ho rischiato di venire investita da un'auto che mi ha sorpassato, sulla sinistra, mentre io giravo ovviamente a sinistra, segnalandolo molto bene e in anticipo. Alle mie urla di protesta quando ho raggiunto l'auto, che si è fermata nel traffico 10 metri più avanti, la spiegazione è stata che ci stavo mettendo troppo a girare.


Continuando a pedalare infuriata verso la redazione, credo di aver scoperto come si fa a diventare invisibili. Basta mettere le gambe in spalla e pedalare!

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