venerdì 14 agosto 2009

"Perché in fondo, forse, nell'amore, alla fine bisogna affidarsi alla magia, perché non è che riesci a vedere una regola, qualcosa da seguire per far andare le cose bene, per esempio dei Comandamenti."
Milena Agus, Mal di pietre

venerdì 7 agosto 2009

la repubblica della banana

"Non possiamo più sopportare che la Rai, la nostra televisione pubblica, sia l'unica televisione al mondo che coi soldi di tutti attacchi il governo."
Silvio Berlusconi, 7 agosto 2009

certo, presidente, non si può più sopportare. in una finta democrazia come la nostra, è davvero imperdonabile.
la libertà d'opinione che senso ha? a chi giova?
e chiudiamola quasta rai 3 sovversiva!
anestetizziamoci del tutto. mettiamoci i tappi alle orecchie e stampiamoci un bel sorriso in faccia.
tanto ora si va in ferie, e con l'autunno escort (perché chiamarle prostitute poi è brutto in questi casi), ragazzine, divorzio e tutto quanto, passeranno nel dimenticatoio collettivo. ce ne ricorderemo come uno di quei gossip estivi, al pari di clooney con la velina.
dopotutto, quanto ci abbiamo messo a far piazza pulita della sentenza di mills? in fondo era solo un'altra tacca sul cinturone del presidente, il suo curriculum di giudizi è ben fornito.
peccato ci siano ancora giornalisti che fanno domande scomode e ci fanno incrinare il sorriso. peccato non imparino mai, nonostante la fine cha hanno fatto, in Russia, Anna Politkovskaya e Natalia Estamirova. la seconda è stata assassinata neanche un mese fa.
peccato che il nostro presidente debba perder tempo a rispondere a questi veterorivoluzionari.

peccato ci sia ancora qualcuno che vuole sapere la verità.

mercoledì 5 agosto 2009

milano

scorbutica città.
neanche in agosto
si scalda davvero.
ma se annusi,
tra gli usuali fumi,
le narici sbalordiscono:
da mesi un fiore spande,
solitario,
il suo profumo
rivoluzionario.

lunedì 3 agosto 2009

cronaca d'agosto: passeggiata tra i campi

lasciata l'auto, ci addentriamo tra i campi in sella a un motorino. la strada corre accompagnata da due canali, uno un po' più grande a destra, l'altro più stretto a sinistra. scorre. di acqua non ne manca quest'anno. ogni tanto una cascina, alcune abitate altre no. un cumolo di letame che non puzza più. un cimitero minuscolo e quasi dimenticato. non c'è un fiore fresco, solo alcuni finti che macchiano di un colore sbiadito con la loro plastica sporca. qualche tomba è stata invasa dal piccolo cipresso che la doveva abbellire. ora la abita, prepotente, e rompe lapidi senza pudore.
nello sgabuzzino una catasta di piccole croci di pietra. usate in passato o da usare in un futuro non avveratosi.
lasciato anche il motorino, ci inoltriamo nel silenzio.
ci fanno compagnia le libellule, scure cacciatrici. appostate senza peso su un filo d'erba non si perdono un moschino.
ci stupisce una ragnatela, tesa tra una riva e l'altra del canale più grande. un filo lunghissimo e sottile. ci chiediamo come avrà fatto il ragno a lanciarsi così lontano per costruirla. avrà saltato? ci sfugge la tecnica.

voglio imparare dal ragno a tessere la mia tela: audace, resistente, adatta.
Proviamo insieme.