giovedì 26 novembre 2009

mercoledì 25 novembre 2009

Due ruote

Io nella vita pedalo. Pedalo da quando andavo a scuola. Ho sempre preferito la bicicletta ai mezzi pubblici e all'auto, non mi sono mai comprata un motorino.
In tutti questi anni, circa 15 anni di pedalate avanti e indietro per dove dovevo andare, ho risparmiato anidride carbonica alla nostra aria e spazio a chi si serve dell'Atm. 
Ho risparmiato soldi miei.
Ho bruciato un po' di calorie e tenuto in allenamento le gambe.
Mi sembrano tutte cose positive, faccio una cosa buona per me e per gli altri semplicemente scegliendo il mezzo con cui spostarmi.
E allora perché in questa dannata città i ciclisti sono proprio gli ultimi nella scala gerarchica, l'anello più debole, il pesce più piccolo della piramide alimentare?
Ci odiano gli automobilisti, gli autisti dei pullman degli autobus e dei tram, gli scooteristi e i motociclisti, i pedoni e ci abbaiano contro perfino i cani!


Oggi ho rischiato di venire investita da un'auto che mi ha sorpassato, sulla sinistra, mentre io giravo ovviamente a sinistra, segnalandolo molto bene e in anticipo. Alle mie urla di protesta quando ho raggiunto l'auto, che si è fermata nel traffico 10 metri più avanti, la spiegazione è stata che ci stavo mettendo troppo a girare.


Continuando a pedalare infuriata verso la redazione, credo di aver scoperto come si fa a diventare invisibili. Basta mettere le gambe in spalla e pedalare!

lunedì 23 novembre 2009

One More Cup of Coffee

Stamattina trovo nella posta la mail di un'amica che mi invita a scrivere alla prefettura, al vicesindaco di Milano e all'assessore Moioli per esprimere la mia indignazione per lo sgombero del campo di via Rubattino. E io lo faccio molto volentieri.
Perché distruggere il campo e pretendere che chi ci abitava svanisca in uno sbuffo di fumo?


Poi un collega mi legge di sfuggita un titolo di Repubblica: alcuni dei nomadi sgomberati verranno accolti nelle strutture che Milano ha approntato per l'emergenza freddo.
Certo, perché i posti erano abbondanti... mi sembra una buona idea. 
E poi, ma da quando il freddo in inverno è un'emergenza? Durante il resto dell'anno non è un problema che la gente dorma per strada? 
A parte le questioni di decoro pubblico, sembra non interessi affatto alle istituzioni risolvere questo problema.


Oggi sono polemica e la stupidità mi infastidisce. Ascolto la canzone che Bob Dylan ha scritto a Saintes-Maries-de-la-Mer durante la festa per Sara la nera, patrona dei rom. Magari mi rilassa.





One More Cup Of Coffee


Your breath is sweet
Your eyes are like two jewels in the sky
Your back is straight your hair is smooth
On the pillow where you lie
But I don't sense affection
No gratitude or love
Your loyalty is not to me
But to the stars above


One more cup of coffee for the road
One more cup of coffee 'fore I go.
To the valley below.


Your daddy he's an outlaw
And a wanderer by trade
He'll teach you how to pick and choose
And how to throw the blade
He oversees his kingdom
So no stranger does intrude
His voice it trembles as he calls out
For another plate of food.


One more cup of coffee for the road
One more cup of coffee 'fore I go.
To the valley below.


Your sister sees the future
Like your mama and yourself
You've never learned to read or write
There's no books upon your shelf
And your pleasure knows no limits
Your voice is like a meadowlark
But your heart is like an ocean
Mysterious and dark.


One more cup of coffee for the road
One more cup of coffee 'fore I go.
To the valley below.

Bob Dylan